Assaporare le vacanze! Qualche riflessione per genitori mindful!

Crescere Mindful estate

In questa mattinata uggiosa, mentre accarezzo il mio pancione pregustando le vacanze… ho pensato ad alcune brevi riflessioni da condividere con voi per salutarci prima delle vacanze. Spesso pensiamo, pianifichiamo e fantastichiamo le vacanze estive dal 7 gennaio… e così quando arrivano siamo presi da storie che ci siamo raccontati per mesi e magari constatiamo che le cose non vanno proprio come avevamo in mente! Ma del resto questa non è una novità! e non è detto che debbano andare peggio, può andare meglio, ma con molta probabilità diversamente! A volte, poi, i cambiamenti dei ritmi dell’intera famiglia rendono le vacanze… una sorta di frullatore per i genitori e per i figli.

Ecco 10 idee per gestire soprattutto i momenti tesi, quelli in cui i battibecchi tra fratelli e sorelle, che finalmente possono condividere molto più tempo, diventano il vero motivo per il nostro sudore a dispetto del solleone!

1) Gioco di squadra! incoraggiate i vostri figli ad essere nella stessa squadra invece di competere uno contro l’altro. Questo significa che anche in una partita a dama, nonostante si sia comunque avversari si può imparare qualche mossa dall’altro e godersi la partita, mentre se organizzate una serata al bowling lasciate che i vostri figli siano una squadra contro i genitori… e questa volta sarete voi a dover elaborare la sconfitta!

2) Provate a risolvere insieme i problemi. Suggeriamo sempre ai bambini di provare a trovare un accordo tra loro, insegnare loro l’arte del compromesso significa istradarli alla gestione del problem solving. “Se volete fare un gioco o vedere un dvd insieme, prima cercate di trovare un accordo”, certo, inizialmente non sarà facile, ma la motivazione a giocare e a divertirsi diventerà il vero propulsore nel sostenere questo processo.

3) Nominiamo le emozioni! Aiutare i bambini a nominare e riconoscere le proprie emozioni è un passo fondamentale per sostenerne il contenimento. In effetti, questo è uno dei compiti essenziali che spetta a  noi adulti e implica accompagnare i nostri bambini nella “digestione” delle proprie esperienze emotive per renderle più accessibili, meno infiammanti e dolorose.  Aiutiamoli a identificare i loro sentimenti usando parole semplici: “Posso immaginare come ti senti, sei arrabbiato con tuo fratello, perché non ti ha chiesto di prendere il secchiello con cui volevi giocare anche tu, ma te lo ha strappato dalle mani”. Avvicinarci all’esperienza del bambino con comprensione diminuisce l’intensità delle emozioni e permette di trovare nuove soluzioni.

4) Niente paragoni! Evitiamo di fare confronti tra fratelli e in generale con altri bambini. Il paragone implica un giudizio e genera pensieri di vendetta, gelosia e rabbia. Invece di dire “Perché non puoi giocare tranquillamente come tuo fratello?” possiamo fare delle considerazioni o delle domande sul comportamento che osserviamo: “Mi sto domandando se ci sia qualcosa che ti dà fastidio, ti vedo parecchio agitato, posso aiutarti?”

5) Riconosciamo le differenze! Vi sarà capitato di vedere bambini vestiti uguali o ai quali viene comprato la stessa cosa per “non fare differenze”. Questa è spesso una preoccupazione dei genitori che a mio avviso richiede una certa riflessione. Le differenze vanno fatte perché i vostri figli sono persone diverse! Ricordo un paziente che mi raccontava come la madre comprasse sempre una macchinina sia a lui che al fratello, proprio perché non voleva che litigassero, peccato che a lui le macchinine non interessavano e ne avrebbe fatto a meno senza nessun problema. Teniamo presente l’individualità dei nostri figli quando ci rapportiamo a loro!

6) Mai chiedere: “Chi ha cominciato?” . Primo perché la scena che ci si presenterà sarà quella di due indici puntati l’uno contro l’altro e due facce angeliche che all’unisono dichiarano “Lui”, “Lei”, secondo perché cadiamo nel cliché di trovare un colpevole all’interno di un litigio, quando quest’ultimo è sostanzialmente una dinamica in cui le cose sono scivolate di mano ad entrambi. Ricordiamo che vogliamo insegnar loro ad essere una squadra e a trovare accordi, non ad essere uno contro l’altro. Anche in questo caso può essere più utile commentare la situazione e intavolare una discussione su come risolvere la questione insieme.

7) Provate a cavarvela da voi! Incoraggiamo anche la loro capacità di risolvere autonomamente i litigi, diamo loro la nostra piena fiducia  perché crediamo che possano trovare una soluzione valida e positiva per entrambi.

8) Time out! Potrebbe succedere di accorgerci di aver affrettato il punto 7 e se ci rendiamo conto che l’unica strategia di soluzione del conflitto prevista è un round di pugilato in cucina… corriamo ai ripari! Suggeriamo di dividersi mentre ciascuno placa la propria rabbia. In questi casi, descriviamo la situazione: “Vedo due sorelle che sono in procinto di farsi male, è meglio che una vada in cucina e l’altra in sala. Quando sarete pronte per poter tornare a giocare di nuovo potrete tornare insieme”. Nel frattempo possiamo anche suggerire una corsetta liberatoria, qualche urlo silenzioso (quelli in cui si apre solo la bocca senza far uscire la voce), un balletto…

9) Stiamo insieme! Creiamo dei momenti in cui tutta la famiglia possa passare del tempo insieme facendo qualcosa di piacevole e che magari risulta più complesso organizzare durante il resto dell’anno. Può trattarsi di piccole cose: andare a fare una passeggiata dopo cena, mangiare un gelato, fare un gioco insieme! Sappiate che ciò che garantisce un legame più forte tra fratelli, anche da adulti, non è non aver avuto conflitti, ma avere ricordi di belle attività condivise!

10) Prendersi cura di sé. Questa è la regola più importante! Proviamo a riscoprire la nostra pratica ascoltando il nostro respiro anche pochi minuti al giorno, dedicando la nostra completa consapevolezza ad una attività (dalla doccia all’impastare la pizza fino ad un abbraccio!) e provando ad assaporare momento dopo momento ciò che il presente ci regala.

 

Infine,  non mi resta che augurarvi buone vacanze!

Ci risentiamo a settembre, come al solito per Crescere Mindful!

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