Didattica mindful

Da tre anni propongo in Scuole Primarie della provincia di Como il Momento Mindfulness. Si tratta di un percorso di pratica mindfulness in classe in cui scoprire con la freschezza dei bambini il momento presente, il respiro, la gentilezza e la generosità, come funziona la mente e quali strumenti abbiamo per stare meglio con noi e gli altri.

Un’esperienza arricchente e divertente che ha già coinvolto più di 200 bambini!

Questo progetto ha modificato anche la mia attività di insegnante di classe. Ho iniziato, infatti, a coinvolgere i miei alunni in momenti di pratica prima di avviare la lezione, creando una routine che ci aiuta a dare forza alla nostra concentrazione, ci calma e ci permette anche di confrontarci per sapere come stiamo.

Da settembre, però, mi sono data una nuova sfida, cercare di approntare una didattica orientata alla mindfulness e per comodità la definirei la pratica informale di quelle classi che già abitualmente si siedono ferme e immobili come dei ranocchi alla ricerca di un respiro, di un rumore, di una sensazione.

Si tratta di un bel viaggio che regala spunti interessanti: affrontare i cinque sensi in scienze con questa prospettiva, per esempio, ci ha concesso di divertirci con la tombola degli odori o di osservare come le espressioni facciali siano una bussola per capire le emozioni. Ugualmente, si possono esplorare gli indicatori spaziali in geografia con il movimento consapevole e in storia si può parlare di quanto accade nel mondo innaffiando la nostra gentilezza.

Per stare bene in classe è necessario dedicare del tempo alla costruzione di un clima di comunità e di partecipazione. Ciò che ci sembra una perdita di tempo, è in realtà il momento in cui Educhiamo, perché le conoscenze sono poca cosa se non vengono affiancate da un “saper essere”.  In questi momenti, magari generiamo un po’ di eccitazione e confusione in classe, qualche risata e urlo in più… bene! si tratta di entusiamo! Se non siamo noi stessi a mostrare la passione per quello che insegniamo, magari proponendo attività diverse dal solito, come possiamo pretendere che i nostri alunni siano interessati e attenti? Non esistono apprendimenti senza relazione e spetta a noi adulti favorire e alimentare relazioni di fiducia e scambio che sono la base per costruire un mondo migliore, perché davanti a noi, seduti al proprio posto con gli occhi vispi puntati su di noi, pieni di attesa e curiosità, ci sono i cittadini di domani.

Buon lavoro!

Emozioniamoci! Con la vista osservo e riconosco le espressioni facciali degli altri. Condivido la loro gioia o li sostengo se son tristi

Emozioniamoci! Con la vista osservo e riconosco le espressioni facciali degli altri. Condivido la loro gioia o li sostengo se son tristi